venerdì 30 gennaio 2015

Mirra e il suo incesto


La storia dei profumi ha origini lontane.
M. Franceschini, Nascita di Adone,  1685-90
Racconta Ovidio, nelle Metamorfosi, la drammatica vicenda della bella  Myrra, figlia del re di Cipro, Cynira. La principessa, per vendetta divina, si innamorò del padre, e con la complicità della nutrice riuscì a giacere con lui, durante il tempo delle feste Thesmophorie, sacre a Demetra, recandosi da lui nottetempo in assenza della madre, che, secondo il rito, era in ritiro religioso insieme alle altre donne sposate. Quando il padre decise di vedere il volto della sua amante, rimase sconvolto nello scoprire di essersi macchiato di un terribile incesto e sdegnato decise di uccidere la figlia; ma la giovane riuscì a sfuggirgli per nove mesi; quando alla fine, prossima al parto, chiese aiuto agli dei, questi, per salvare il bambino che lei portava in grembo, la trasformarono nell'albero della profumata mirra. La spada di Cynira riuscì a tagliare solo la corteccia dell'albero e da questo nacque Adone, che allevato dalle ninfe e unto dalle lacrime di odorosa resina della madre, divenne un uomo talmente bello da far innamorare di sé la stessa Afrodite. Quando poi Adone muore ferito da Marte, trasformatosi in cinghiale, dalle lacrime di Afrodite nascono le rose, che prima bianche diventano rosse, tinte dal sangue dell'amante morente. 
M. Franceschini, Venere, unzione del corpo di Adone

Nacquero così, secondo il mito, due dei più noti profumi dell'antichità: la mirra e la rosa.  






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